Autorità locali, teppisti e polizia moltiplicano aggressioni, minacce e violenze contro religiosi e laici cattolici che cercando di difendere la parrocchia da una spoliazione illegale. Arrestate decine di persone. Preghiere da tutto il mondo per Thai Hà.

Hanoi (AsiaNews) – Nelle ultime due settimane i cattolici vietnamiti in patria e all’estero hanno pregato continuamente per la parrocchia di Thai Ha, nel Vietnam del nord. E’ incredibile che ben 600 poliziotti e funzionari del governo locale abbiano circondato la parrocchia dei Redentoristi, e si siano impadroniti dei terreni della parrocchia. Sacerdoti e religiosi redentoristi sono stati maltrattati e minacciati, ma i giovani e i parrocchiani continuano a recarsi a Thai Hà per pregare Dio e la Madonna del perpetuo Soccorso.

Funzionari del partito comunista locale hanno spezzato il crocefisso di Đồng Chiêm, versato sporcizie sulla statua della Vergine nella parrocchia, fatto irruzione all’improvviso nel cortile della Chiesa e profanato l’eucarestia, portata dalla cattedrale di Hanoi. Più di cento teppisti hanno attaccato la chiesa e minacciato di morte i Redentoristi. Hanno violato, loro che sono autorità locali, la libertà religiosa. Laddove c’è comunismo e materialismo ateo in Vietnam, la religione è oppressa.

Paul Hung, della parrocchia di Thái Hà ha dichiarato ad AsiaNews: “Molte persone hanno sofferto l’ingiustizia della prigione senza processo, Nel contesto della città di Hanội, ora, le autorità locali hanno usato malviventi, forze di polizia per reprimere e arrestare i fedeli: patrioti come p. Nguyen Van Ly, 20 bloggers e 15 giovani cattolici.

Molti parrocchiani a Thái Hà pensano che “il governo di Hanoi sta dialogando con i preti Redentoristi, e invece usa teppisti per devastare e distruggere la parrocchia. Hanno dato ordine alle forze locali di polizia in borghese di occuparsi delle violazioni della legge. Usano teppisti per attaccare i fedeli e i religiosi, evitando così le critiche di Human Rights Watch o di altre organizzazioni per i diritti umani”.

Il 20 novembre, festeggiato in Vietnam come il “Giorno dell’insegnante” p. Nguyen ha dichiarato ad AsiaNews: “Una volta che il sistema di istruzione della società è basato sul materialismo ateo, il regime diventa egocentrico e falso verso il popolo”.

Il vescovo Hoàng Đức Oanh ha parlato della situazione dell’istruzione oggi: “Abbiamo bisogno di preghiere per noi stessi e per la giovane generazione, per sfuggire al materialismo ateo. Pregiamo per un sistema di istruzione giusto, per preparare buone persone per la società, preghiamo per uno sviluppo armonioso basato sulla giustizia e l’amore come Gesù ci ha insegnato”.

Nei giorni scorsi a Melbourne oltre 500 vietnamiti residenti in Australia hanno organizzato preghiere per la parrocchia di Thái Hà e la patria. Il vescovo Vincent Nguyễn Văn Long ha dichiarato: “Abbiamo il dovere di dare voce a quelli che non hanno voce, Preghiamo per i vietnamiti trattati ingiustamente. La nostra preoccupazione va ai fratelli e alle sorelle vittima dell’inganno, alziamo la voce per proteggere la giustizia e il pubblico interesse per il popolo vietnamita”.

Ma la solidarietà verso la Chiesa vietnamita tarda a farsi sentire in altre parti del mondo.